Approfondiamo la conoscenza di uno dei principali modelli di intervento evidence-based per l’intervento precoce in autismo
Come ESDM anche JASPER è una modalità di intervento tipica per bambini con diagnosi precoce di Disturbo dello Spettro Autistico, in età prescolare.

Sviluppato dalla dott.ssa Kasari (http://www.kasarilab.org/treatments/jasper/) presso UCLA, all’inizio degli anni 2000, si colloca tra gli interventi di tipo naturalistico ed evolutivo (NDBI) per bambini con autismo entro i 6 anni. Alcuni studi RCT hanno dimostrato l’efficacia del metodo di intervento per bambini dai 12 mesi agli 8 anni.
L’acronimo JASPER contiene al suo interno quelli che sono i focus principali dell’intervento:
- Joint Attention, attenzione condivisa
- Symbolic Play, gioco simbolico
- Engagement, coinvolgimento
- Regulation, regolazione e controllo.

Obiettivo principale è quello di sviluppare la comunicazione e le abilità sociali di base favorendo il gioco e l’imitazione in un contesto motivante per il bambino.
Implementato da genitori, insegnanti, professionisti sanitari e figure educative, lavora in maniera efficace in associazione a interventi comportamentali (A.B.A. based) e può essere inglobato in maniera semplice durante le routine tipiche della scuola per l’infanzia e nelle attività giornaliere previste dalla routine domestica di ciascuna famiglia.
Gli unici materiali necessari descritti sono giochi e attività appropriate all’età di sviluppo del bambino.
Sebbene venga considerato un intervento di tipo naturalistico (vedi il nostro precedente approfondimento sugli interventi NDBI: https://upcentroclinico.it/asd-diagnosi-precoce-e-intervento-facciamo-chiarezza/) il metodo JASPER prevede comunque l’applicazione di strategie comportamentali quali l’utilizzo del rinforzo positivo, esclusivamente però utilizzando rinforzatori di tipo sociale e giochi direttamente motivanti per il bambino.
I colleghi del Centro Mind The Kids (https://www.centromindthekids.com) riportano i risultati di studi randomizzati controllati, in bambini di età compresa tra i 24 e 36 mesi con autismo, che effettuavano trattamenti A.B.A. mediati dai genitori per 30 ore la settimana, dimostrando l’efficacia di interventi di parent coaching rispetto alla partecipazione congiunta del bambino.
https://www.youtube.com/watch?v=fKJZBJPkmqA

Per approfondimenti:
– http://www.kasarilab.org
– https://www.centromindthekids.com/news.html

Scritto da: Luca Urbinati
Psicologo, Analista del Comportamento BCBA
lu.urbinati@gmail.com
www.linkedin.com/in/luca-urbinati86
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