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Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale: un approfondimento

Un approfondimento utile per comprendere meglio cosa si intenda per Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale

Che cos’ è la psicoterapia cognitivo comportamentale?
La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (CBT) è un approccio terapeutico volto alla comprensione e al trattamento dei disturbi psicopatologici la cui efficacia e affidabilità sono supportate a livello scientifico da numerose ricerche evidence-based. Tale approccio viene quindi riconosciuto, a livello internazionale, come trattamento d’elezione per i principali disturbi psicopatologici. Ogni modello psicoterapeutico si differenzia dall’altro rispetto ad alcuni concetti di base. Capiamo meglio di cosa si tratta.

La sofferenza emotiva in ottica CBT
Sebbene siamo spesso portati a pensare che le forti emozioni negative che proviamo o il malessere che sentiamo siano la diretta conseguenza di eventi o situazioni “…mi sento così perché è successo …”, in ottica CBT il disagio è il risultato di ciò che pensiamo in relazione agli eventi. 

Facciamo un esempio:
Due colleghi sono stati entrambi ripresi dal capo per un errore sul lavoro. Uno potrebbe avere pensieri del tipo “Sono incompetente, mi licenzierà, non troverò mai un’altra occupazione! Mi guardava con disprezzo… chissà cosa penserà di me?”.
L’altro invece potrebbe pensare “ Può capitare a tutti di sbagliare,non è così grave… So che il capo ha stima di me, cercherò di essere più attento!”.
Interpretare diversamente l’evento e quindi avere pensieri di un certo tipo piuttosto che un altro “produce” reazioni emotive e comportamenti differenti: il primo soggetto del nostro esempio, in contatto con la sua inadeguatezza, potrebbe provare tristezza, vergogna, potrebbe sentirsi in ansia e potrebbe decidere di isolarsi o litigare con il capo per gestire queste emozioni; il secondo soggetto del nostro esempio invece potrebbe non essere scalfito più di tanto dall’accaduto e, anche se dispiaciuto e triste, potrebbe continuare a essere fiducioso per il futuro, ad andare regolarmente a lavoro e a relazionarsi serenamente con gli altri. 
Da questo esempio possiamo notare come, sebbene l’evento scatenante sia il medesimo, lo stato emotivo che ne deriva e i comportamenti messi in atto sono invece differenti e dipendono, appunto dalla percezione dell’evento, da come lo interpretiamo, da cosa “ci dice di noi e di quello che sta succedendo intorno a noi”, in altre parole, dai nostri “schemi”. La CBT vede la nostra mente costruita su “schemi e credenze” che iniziano a formarsi nella nostra infanzia e si mantengono e si irrigidiscono nella nostra vita.

Schemi e Credenze: cosa sono e da cosa dipendono?
Ognuno di noi ha fatto esperienza, nel corso della propria vita, di ambienti di sviluppo, contesti, relazioni interpersonali ed esperienze molto differenti. Situazioni e vissuti, ripetuti nel tempo, ci hanno quindi portato ad apprendere alcune informazioni su chi siamo, su chi sono gli altri e su cosa ci possiamo aspettare quindi dagli altri e dal mondo. Queste credenze potremmo paragonarle ad una sorta di lente che utilizziamo per interpretare tutto ciò che ci accade nella quotidianità. Così tendiamo ad interpretare ogni evento che viviamo attraverso quelle credenze, che nel corso del tempo tenderanno a diventare sempre più rigide e automatiche: se da piccolo vivevo in una famiglia dove ogni volta che qualcuno si arrabbiava veniva data a me la colpa, tenderò a immaginare che se qualcuno si arrabbia sia sempre colpa mia, la mia lente dirà a me stesso: “controlla bene, se il tuo capo è arrabbiato, sicuro hai fatto qualcosa di sbagliato e ti metterà i punizione”. Questo, ripetuto nel tempo, diventa un nostro schema e condizionerà il nostro modo di vivere, facendoci sentire in ansia e magari ritirare ogni volta che qualcuno sembrerà arrabbiato. 

Come interviene la terapia cognitivo comportale?
Come indica il termine, unisce due forme di intervento: cognitivo, con lo scopo individuare e correggere certi tipi di pensiero disfunzionale, schemi fissi di ragionamento o di interpretazione della realtà e comportamentale,finalizzato a modificare le abituali reazioni comportamentali di gestione del disagio e degli eventi. L’obiettivo della CBT è  quindi comprendere come mai quella persona interpreta in quel modo l’evento che vive, arrivare a definire la credenza, ristrutturarla e renderla più ancorata al presente promuovendo l’apprendimento e l’integrazione di nuove modalità di pensiero, più flessibili e oggettive. In questo modo si potranno avere nuove modalità di risposta, più adattive e funzionali al benessere dell’individuo.

Rivolgiti al nostro servizio di Psicoterapia: https://upcentroclinico.it/staff/

Scritto da Dott.ssa Maira Bianchi
Psicologa-Psicoterapeuta
3475191195‬

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