Ci sono molti falsi miti sul rinforzo e sulla necessità di utilizzarlo, ma non può esserci apprendimento senza rinforzo.
Sentiamo spesso parlare di rinforzo, dobbiamo cercare di capire di cosa si tratta veramente.
“Il rinforzo è un evento che segue l’emissione di una risposta e ne aumenta la probabilità futura di emissione” (Micheal, 2004).
Il rinforzo, è un processo che governa e controlla l’apprendimento di ogni organismo. Fare a meno del rinforzo sarebbe come pensare di poter vivere facendo a meno di respirare.
Il processo del rinforzo può essere di due tipi: positivo e negativo.
Il rinforzo positivo è possibile definirlo come la presentazione di uno stimolo che segue un comportamento e ne aumenta la probabilità dell’occorrenza futura. Cerchiamo di chiarire che il termine “positivo” non ha alcuna valenza etica né di piacevolezza, indica esclusivamente che l’effetto di rafforzamento deriva dal fatto che uno stimolo si aggiunge alla situazione.
Nella nostra pratica, possiamo utilizzare il rinforzo positivo per aumentare la futura probabilità di comparsa di un comportamento, può essere utilizzato per produrre nuovi comportamenti e modellare comportamenti già esistenti.
Il rinforzo negativo possiamo definirlo come una conseguenza in cui avviene la scomparsa o l’allontanamento di uno stimolo sgradevole per l’organismo. Anche in questo caso il termine “negativo” non va letto con valenza emotiva, indica solamente che l’effetto di rafforzamento deriva dal fatto che uno stimolo viene a mancare da una determinata situazione.
Una persona non deve necessariamente essere consapevole del rinforzo affinché il rinforzo abbia efficacia. Ricordiamoci che non si rinforzano le persone ma esclusivamente un comportamento.
Scritto da Dr. Luca Baldacci
Analista del Comportamento BCaBA
luca.baldacci6@gmail.com
https://it.linkedin.com/in/luca-baldacci-64bb6152

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Comments
Giulia
Ho trovato questo approfondimento davvero chiaro e di facile comprensione.
Grazie.